Con la nota Prot. 38562/RU del 31 gennaio 2020, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli risponde alle richieste di chiarimento in merito ai rilievi fiscali derivanti dalla presenza degli inverter e dalla presenza dei sistemi di accumulo di energia elettrica installati negli impianti di produzione da fonte rinnovabile fotovoltaica, ai sensi della norma tecnica CEI 0-21 (ultima versione disponibile: 2019-04).
L’inverter è un’apparecchiatura tipicamente statica che è impiegata per la conversione della corrente continua in corrente alternata.
Il sistema di accumulo è un insieme di dispositivi, apparecchiature e logiche di gestione e controllo, funzionale ad assorbire e rilasciare energia elettrica, previsto per operare in maniera continuativa in parallelo con la rete di distribuzione o in grado di comportare un’alterazione dei profili di scambio con la rete stessa.
Nonostante l’art. 54, comma 1 del Testo Unico Accise (T.U.A.) ricomprenda nel perimetro dell’Officina elettrica il “complesso degli apparati di produzione, accumulazione, trasformazione e distribuzione dell’energia elettrica…”, al riguardo l’Agenzia evidenzia come ogni comma dell’art 52 del T.U.A. consideri come potenza “fiscalmente rilevante” quella squisitamente correlata agli apparati di produzione.
Di conseguenza, l’eventuale presenza di un sistema di accumulo in un impianto di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile fotovoltaica non impatta in alcuna maniera sul calcolo della potenza ai sensi dell’art.52, comma 2, lettera a) del T.U.A. La potenza erogabile dai medesimi impianti è invece limitata dalla potenza nominale dell’inverter, qualora essa sia minore della somma delle potenze dei singoli moduli fotovoltaici. Per ulteriori dettagli si rinvia al testo della nota..