Genova – «A ottobre ci saranno novità importanti per lo sportello unico doganale. Contestualmente, nel prossimo autunno, partirà anche il pre-clearing»: buone nuove per il porto di Genova e per la portualità italiana sono arrivate ieri da Luigi Merlo,presidente di Assoporti e della Port Authority genovese, intervenuto a margine del convegno “Intermodalità e logistica” organizzato a Palazzo San Giorgio da Centro di ricerca trasporti (Crt) e da Collegio ingegneri ferroviari italiani (Cifi). Sul fronte doganale, novità arrivano anche dal nuovo decreto di semplificazione, come ha spiegato ieri, sempre a Palazzo San Giorgio, il presidente nazionale degli spedizionieri doganali, Giovanni De Mari: «L’articolo 20 impegna l’Agenzia delle dogane a consentire la trasmissione telematica delle bollette 23 ore al giorno». Se scadenze e impegni saranno rispettati, si tratta di passi avanti importanti per rendere più scorrevole il flusso delle merci attraverso i porti italiani. Ieri il sistema logistico del nostro paese è stato messo pesantemente sotto accusa dagli interventi dei relatori, come il direttore di Hupac, Bernhard Kunz, o l’amministratore delegato di Sbb Cargo Italia, Marco Terranova. Per Bartolomeo Giachino, consulente del ministero delle Infrastrutture, una soluzione è portare avanti il Piano della logistica che lui stesso aveva predisposto quando era sottosegretario ai Trasporti. Ma le novità della giornata hanno riguardato soprattutto i controlli doganali. «È partita – spiega ancora Merlo – la sperimentazione sullo sportello unico nei porti di Civitavecchia e Ravenna e sta funzionando. Prossimamente toccherà a Napoli e Venezia e poi si continuerà a testare fino ad arrivare in autunno a Genova. Si è trovato un forte coordinamento fra Dogane e ministero della Salute, che si estenderà anche al ministero dell’Agricoltura» Parallelamente si va avanti con il pre-clearing, ossia la possibilità di sdoganare la merce mentre è ancora sulla nave, prima che arrivi in porto. A luglio ci sarà un incontro fra Assoporti, Capitanerie e Dogane. L’operazione si potrà fare utilizzando la dotazione tecnologica delle capitanerie. Anche in questo caso l’avvio potrebbe essere dato nel prossimo autunno. L’avvio di un dialogo fra Dogane e ministero rende possibile anche un altro provvedimento, l’informatizzazione del flusso delle bollette doganali. Spiega Giovanni De Mari: «Si potrà inviare la bolletta 23 ore al giorno, avendo la risposta entro 2 minuti. Se non è previsto il controllo (codice verde) lo svincolo è immediato. In caso di controllo documentale (giallo) lo svincolo deve avvenire entro un’ora. Lo svincolo per la verifica merci (rosso) deve avvenire entro 5 ore dalla messa a disposizione del container nell’area di verifica. Inoltre, in caso di campionamento, la risposta sul campione dovrà avvenire entro tre giorni». Si tratta di una novità che, una volta coordinate le procedure anche con la Guardia di finanza, permetterà di far uscire la merce dai porti italiani per tutto il corso della giornata. «Si leva – prosegue De Mari – un collo di bottiglia: il ciclo completo è informatizzato, mentre finora la bolletta doveva essere portata fisicamente agli uffici della dogana. Ci sarà un decongestionamento, senza avere costi aggiuntivi. Viene quasi del tutto eliminato il supporto cartaceo con un’operatività h24, tranne un’ora di pausa tecnica». Guido Porta, presidente di FuoriMuro e di InRail e vicepresidente FerCargo, ha sottolineato gli effetti positivi di un’altra norma recente, inserita in uno dei decreti che il governo sta approvando: «Per quanto riguarda il settore ferroviario – afferma Porta – è stata inserita la contabilità separata per le società del gruppo Fs. Noi abbiamo bisogno di un riequilibrio del sistema che altrimenti è falsato dai contributi a Fs e all’autotrasporto».

Articolo originale: sito web de L’Avvisatore Marittimo