Articolo pubblicato sul quotidiano “La Repubblica” sezione “Affari e Finanza” del 9 luglio 2018

«Gli annunci protezionistici, anche se non ancora attuati, creano un clima di incertezza, che riduce investimenti e scambi – riconosce Licia Mattioli, vicepresidente di Confindustria con delega all’intenazionalizzazione -con effetti negativi sul comparto logistico italiano ». In questo contesto negativo, il ruolo degli spedizionieri doganali potrebbe assumere maggiore importanza, visto che i
venti del protezionismo complicano il passaggio doganale delle merci delle oltre 200 mila imprese italiane che esportano.

Ne è convinto Giovanni de Mari, presidente del consiglio nazionale degli spedizionieri doganali ( Cnsd): «Anche se è difficile prevedere l’effetto del protezionismo sulla nostra professione, è possibile che la riduzione della quantità di lavoro, dovuta alla diminuzione degli scambi, sia più che compensata dall’incremento della qualità delle prestazioni professionali, per effetto della maggiore complessità dei passaggi doganali e dell’impostazione della logistica.

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