Armonizzare le procedure doganali europee. A chiederlo il Consiglio nazionale degli spedizionieri doganali in occasione del convegno ‘Il futuro dei rappresentanti doganali e dei customs brokers’, organizzato da Confiad, Confederazione internazionale degli agenti doganali, e Anasped, Federazione italiana delle associazioni territorialmente localizzate di doganalisti, che si terrà venerdì 15 marzo a Napoli.

“In Europa – dice a Labitalia Giovanni De Mari, presidente del Consiglio nazionale degli spedizionieri doganali – non è stata realizzata del tutto l’armonizzazione di norme e procedure che, anche a causa dell’esistenza di realtà socio-economiche assai eterogenee tra i singoli Stati membri, pregiudica il buon funzionamento del mercato interno”.

“La mancata armonizzazione – avverte – costituisce un fattore di distorsione dei traffici che penalizza i nostri porti e più in generale il sistema Italia. Attualmente non esiste nell’Unione europea un’analisi dei rischi comune e pertanto i singoli Stati membri effettuano i controlli secondo modalità e tempi diversi in cui prevalgono in molti casi gli interessi nazionali su quelli dell’Ue. Per questo, la standardizzazione dei controlli a livello comunitario e l’armonizzazione dell’analisi dei rischi è un obiettivo fondamentale che va perseguito”.

“In un contesto di mancata armonizzazione dei controlli doganali – continua De Mari – assume un ruolo chiave il rappresentante doganale, che costituisce l’anello di congiunzione tra dogana e impresa. Il customs broker (spedizioniere doganale o doganalista) ha rivestito fino ad oggi in molti paesi membri dell’Unione un ruolo importante di intermediazione altamente qualificata dell’impresa nei confronti delle dogane e di partner affidabile di queste ultime per l’internazionalizzazione”.

E proprio del futuro di questa figura professionale alla luce dei nuovi regolamenti europei si parlerà al convegno di Napoli, con dati inediti e proposte concrete, “perché – sostiene il presidente del Consiglio nazionale degli spedizionieri doganali – da questo settore può davvero dipendere una parte fondamentale della possibile e auspicabile ripresa”.

Articolo originale: sito web ADN Kronos IGN _ Labitalia del 13.03.2013